Benedetto, è facile è Ben! Ed è il più parigino degli italiani della capitale. Con un po' di fortuna, potrai vederlo sulla sua bellissima bicicletta consegnare le sue marmellate... Quindi lui stesso... Sì, sì !

All'inizio veniva a Parigi per fare la pasticceria, senza avere un'idea precisa ( e se potessi assaggiare le sue crostate di more selvatiche!)... Poi ha scoperto che è fare le marmellate che desiderava di più.

Quando studiava alla scuola di cucina di San Giorgio, avevano ricevuto la visita dell'alsaziana Chistine Ferber, "la fata delle marmellate" . I giovani  Benedetto  era stata designata come sua assistente durante questo corso ed era dura, perché lei parlava solo francese e lui no, all'epoca. Ma era rimasto affascinato dalla passione e dalla qualità del lavoro di questa donna che veniva da altrove. E capì che un giorno anche lui avrebbe fatto delle marmellate. Ma a modo suo . Diverse.

E basta, lo fa, proprio come un grande, dalla pulizia della frutta al sigillo di ceralacca sul vaso... Come dice lui: " Se fai un tlouc, lo fai bene!"